Le origini della attuale Società Editrice Dante Alighieri risalgono al luglio del 1895, quando Giovanni Albrighi insieme a Dante Segati ed altri soci fondarono la Albrighi, Segati & C., una società in accomandita semplice che aveva per oggetto l’esercizio di una libreria scolastica commissionaria.
In breve la Casa Editrice guadagnò notorietà e rispetto, grazie soprattutto alla capacità di lavoro dei fondatori. Una capacità fatta di tenacia, intuito, dedizione
Nel 1902 la società Albrighi, Segati & C. acquistò la Società Editrice Dante Alighieri in Roma, continuandone la gestione sotto la ragione sociale Società Editrice Dante Alighieri di Albrighi, Segati & C. acquistando successivamente la libreria gestita dalla Società Libraria di Napoli.
Nel Gennaio del 1928 la fusione con la Società Anonima Editrice Francesco Perrella di Napoli, e conseguente cambio di denominazione sociale: Società Editrice Dante Alighieri, già Albrighi, Segati e C. e Società Anonima Editrice Francesco Perrella.
Dal 1952 al 2002 le funzioni di Consigliere Delegato della SEDA sono state tenute dall’Ing.Silvano Spinelli di Roma, che ha guidato anche le sorti della rinomata Casa Editrice S. Lapi di Città di Castello. La sua saggezza nella gestione delle due imprese ha fatto della loro stretta cooperazione uno strumento di prim’ordine nel campo editoriale.
Attualmente la Società Editrice Dante Alighieri è una s.r.l. unipersonale, il cui amministratore unico è il Dott. Mauro Spinelli.
Ad oggi, dei primi fondatori della Albrighi, Segati & C. nessuno è rimasto in vita, ma la loro opera continua nel segno delle attitudini e degli intendimenti dei suoi padri, distinguendosi ancora in un campo pur così difficile e denso di responsabilità come quello che li spinse un tempo ad intraprendere questa attività.