E. DI RIENZO- Giuseppe Galasso storico e maestro
Riferimento: 978-88-534-3435-7
QUADERNO N.54
GIUSEPPE GALASSO STORICO E MAESTRO
Giuseppe Galasso è stato un amico che fu molto vicino alla «Nuova Rivista Storica». Di qui l’iniziativa del Comitato di direzione di ricordarlo, a un anno dalla sua scomparsa, con dei lavori che speriamo siano pari alla sfida che Galasso aveva lanciato all’analisi del passato.
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Tutti i contributi (e non solo quelli di Eugenio Di Rienzo, Luciano Monzali, Aurelio Musi, dedicati alla storia del Regno di Napoli, alla biografia politica di Croce dopo il 1943, agli storici italiani del «Secolo breve», all’incontro/confronto teorico e politico di Galasso con il Partito Comunista Italiano e le sue ideologie) fanno perno sugli interessi dello «storico e maestro» cui abbiamo voluto rendere omaggio. Bruno Figliuolo affronta, infatti, il tema della «questione longobarda», che Galasso aveva posto anche nel suo ultimo volume come punto di partenza (da Pietro Giannone, a Ludovico Antonio Muratori, a Carlo Denina) della definitiva fuoriuscita della storiografia italiana sulla Storia della Nazione italiana dal “carcere” dell’erudizione e della soggezione all’analisi del passato di matrice classico-rinascimentale. E sempre Figliuolo insiste sulla trattazione che a questo tema diede Gioacchino Volpe che Galasso definì più volte nei suoi scritti e nelle conversazioni private «il più grande storico della prima metà del Novecento». William Mulligan e Andrea Ungari si concentrano sulla rottura dell’assetto istituzionale interno e internazionale, provocato dalla Grande Guerra, investendo un tema su cui Galasso era tornato a riflettere proprio negli ultimi mesi della sua esistenza. Né certo è estraneo al paradigma della «storia presente», che Galasso mutuava da Croce, Gentile e Volpe, l’argomento scelto da Egidio Ivetic che indaga, nella «lunga durata», il ruolo storico della «Balcanìa» e la sua identità nello spazio europeo e mediterraneo di ieri, di oggi e di domani. Completano, poi, questo omaggio l’ultima intervista che Galasso decise di concedere ad Aurelio Musi proprio per le pagine di «Nuova Rivista Storica» e una galleria d’immagini scelte da Giulia Galasso che ci restituiscono visivamente l’indimenticabile, calda umanità del «Professore».