G. VARRIALE - Mare Amaro

Nel secolo XVI, l’espansione ottomana verso Ponente provoca una enorme tensione nel Vecchio Continente, dove la penisola italiana è una cerniera ideale tra i due bacini del mar Mediterraneo. Il libro prende in esame la corsa barbaresca attraverso le testimonianze di personaggi marginali come schiavi, concubine, fuggitivi, spie ed eunuchi. Pertanto, la prima parte analizza la violenza, che è ritenuta il cuore della pirateria. La seguente, invece, considera le strategie politiche e militari delle capitali italiane contro i corsari. La terza studia l’altro lato della frontiera con una attenzione particolare verso Costantinopoli, le città nordafricane e i porti levantini. L’ultima, infine, presenta le connessioni spesso involontarie, che i barbareschi tracciano tra le coste del Mare Nostrum.